La Compagnia dell'Alto Monferrato

L’associazione “I Cavalieri del Norwold – Knights of Norwold” è un’associazione culturale senza fini di lucro, nata nel 2008 come associazione di giochi di ruolo.

Nel 2009, un gruppo di soci della suddetta associazione, appassionati alla vita ed alle vicende del Medioevo, ha deciso di intraprendere anche un percorso di rievocazione storica, partecipando ed organizzando, insieme ad altri gruppi ed associazioni, manifestazioni e rievocazioni storiche.

Nel 2012, è emersa la necessità di contestualizzare ed approfondire maggiormente la connotazione e l’attività della sezione ‘Rievocazione storica’ dell’associazione. Alcuni membri del gruppo hanno pertanto svolto curate ricerche presso biblioteche e sedi museali, volte al perseguimento degli obiettivi di cui sopra. Tali studi hanno portato ad una caratterizzazione ed identità della sezione storica, che ha assunto il nome di Gruppo storico ‘Compagnia dell’Alto Monferrato’, facendo propri i colori del Monferrato, rosso e argento (bianco in araldica), poiché l’associazione opera prevalentemente nel territorio dell’Alto Monferrato, ricco di storia e di cultura, rievocando il periodo storico a cavallo tra la fine del XIII e la prima metà del XIV secolo.

L’attività del gruppo si riconosce pertanto nella definizione di ‘Living History’, volta alla ricostruzione di momenti di vita ed ambienti con finalità didattica e divulgativa.

In particolare, vista la collocazione geografica dell’associazione e dei suoi membri, si è scelto di focalizzare l’attenzione sul marchesato di Ponzone, che nel periodo storico da noi riproposto, sotto il marchese Tommaso, diventò vassallo del Comune di Genova, con incarico di far rispettare l’ordine e le leggi del Comune nel territorio di cui erano signori, giurando nelle mani di Oberto Spinola e Corrado Doria, capitani del Comune di Genova e del popolo. Il marchesato di Ponzone, situato nell’Alto Monferrato, rivestiva da sempre una particolare importanza per Genova poiché rappresentava un luogo strategico sulla fascia appenninica, passaggio importante tra il mare e la Pianura Padana. Tale importante alleanza risale al 1135, quando il marchese Aleramo di Ponzone giurò impegnandosi a garantire nel proprio districtus la sicurezza dei genovesi, a consegnare in caso di necessità i propri castelli, a partecipare lui o suo figlio ed i suoi discendenti alle spedizioni militari genovesi e, in caso di impossibilità a parteciparvi di persona, ad inviarvi due cavalieri al suo soldo.

Il capoluogo del marchesato, Ponzone, era un vero e proprio borgo, sede della fortificazione e con un mercato di modeste dimensioni, sufficiente ad attrarre artigiani ed a generare delle discrete entrate per i loro signori e sulle quali essi dovevano pagare le decime al vescovo conte di Acqui, di cui era vassalli fin dal 15 aprile 1210. , tra il Duecento ed il Trecento il marchesato aveva una Zecca marchionale per coniare moneta propria, possibilità che fu negata dall'Imperatore Enrico VII con un decreto del 7 novembre 1310.

La rilevanza di questa piccola ma non di meno importante corte è attestata, altresì, dall’esistenza di componimenti poetici cortesi dei trovatori Rambaldo di Vaqueiras e Guilhem de la Tor, che la frequentarono già nei primi anni del XIII secolo.

Importante fu anche la fitta rete di rapporti che numerose famiglie nobiliari piemontesi, dai Savoia e i Biandrate ai marchesi del Monferrato e di Ponzone, costruirono con i Templari.

Il gruppo propone scene di vita ed attività civili e militari del periodo medioevale a cavallo tra la fine del XIII e la prima metà del XIV secolo.

La ricostruzione di un accampamento composto da tenda e/o velario animato con ricostruzioni di attività che vanno dall'addestramento, ai giochi, alla cucina, a semplici lavori di manutenzione ed attività artigianali.

Si è posta particolare attenzione alla ricerca di materiali ed oggetti nell’imbandire la tavola ed anche agli ingredienti necessari alla preparazione di ricette coeve al periodo. Come gruppo storico medioevale spesso prepariamo per le nostre manifestazioni pani, preparati e bevande, cercando di attenerci il più possibile a quelle che erano le consuetudini alimentari dell'epoca ed i prodotti del nostro territorio, quali cereali, uva, castagne, nocciole e funghi. Alla base di ciò vi è uno studio non solo dei principali elementi di sostentamento, ma anche dell'attività economica legata ad esso.

Le bevande da noi proposte sulla tavola sono vino, idromele ed ippocrasso, importanti per le loro proprietà nutritive ma anche curative.

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