Compagnia d'arme Santaccio

La Compagnia d'Arme "Santaccio" dei Terzieri di Chiusi è una compagnia di scherma scenica per la rievocazione storica che nasce in seno all’Associazione Terzieri di Chiusi e ottiene la definitiva consacrazione durante le Giornate Storiche del TRIA TURRIS che tutti gli anni hanno luogo a Chiusi (Siena) durante l’ultima settimana di Giugno. Il gruppo nasce per gioco da un' idea di Luca Morelli (attuale presidente) e, grazie alla dedizione e alla professionalità del Maestro d'Arme Cristiano Bucaioni e all'entusiasmo nato con la prima edizione del Tria Turris, in poco tempo cresce di spessore e a fine estate 2011 può già contare numerose uscite e collaborazioni con importanti manifestazioni in campo nazionale, prima tra tutti l'importante collaborazione con la prestigiosa compagnia di Falconieri Alantica.

La compagnia si propone di ricostruire combattimenti a coppia o in gruppo, piccole battaglie o schermaglie e veri e propri tornei d'arme del periodo storico che va dal 1100 inoltrato, al 1300, con possibilità di ricostruzione di un accampamento militare del XIV secolo.

Caratteristica principale della Compagnia D'arme è quella di praticare una tipologia di scherma scenica che si può definire "sporca" (chiavi articolari, strette, spazzate, percussioni con gli arti e le ginocchia, proiezioni, spesso vere e proprie scorrettezze) e non rigidamente accademica, arricchita dall'utilizzo di varie armi di supporto alla classica spada ad una mano, come la spada a due mani e ad una mano e mezza, scudo, bastone, falcione, ascia e pugnale, ponendo particolare attenzione alla verosimilità e alla filologicità del duello.

Il Grande Torneo d'Arme, grazie alla presenza all'interno del gruppo di attori, rappresenta il punto di incontro tra rappresentazione teatrale di rievocazione storica e spettacolo di scherma scenica, e pone in primo piano il coinvolgimento del pubblico, trascinato in un roccambolesco intreccio di otto (oppure sedici) storie che caratterizzano gli otto complessi e diversi personaggi che si incontrano nel Grande Torneo. Particolare attenzione viene rivolta al periodo storico in cui si svolge il Torneo, ossia quello che vedeva Guelfi e Ghibellini contendersi il potere, e una netta contrapposizione tra Impero e Papato. Ognuno degli otto (sedici) personaggi che prende parte al torneo porta con se una storia e una caratterizzazione che porta il pubblico a schierarsi dalla parte di uno o più contendenti. Il maestro di campo, l’araldo e alcuni personaggi nascosti tra il pubblico completano il quadro di quella che si può definire una ”mini epopea teatrale“.

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