La Compagnia del Montone è un gruppo di rievocazione storica con lo scopo di rappresentare fedelmente quello che poteva essere un gruppo di soldati mercenari del contesto storico italiano tra XV e XVI sec., ricalcando quindi il modello delle formazioni militari diffuso durante il rinascimentale, ovvero quello conosciuto col nome di "Compagnia di ventura", unità e formazioni composte da uomini dediti alla guerra e al soldo e che combattevano per il migliore offerente.

La nostra Compagnia si inserisce nei territori dell'allora Romagna-Toscana e da sempre i membri del gruppo storico sono impegnati nella valorizzazione e rappresentazione di questo aspetto importante della nostra storia locale.

Il nome della Compagnia è stato scelto riprendendo il toponimo geografico del Fiume Montone, un corso d'acqua passante per la vallata del Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole. Per la realizzazione dello stendardo di Compagnia è stata quindi adottata la figura araldica dell'omonimo animale in posizione rampante, mentre il nostro motto latino è "Ferrum Solum Magister Nobis Est" (solo il ferro è il nostro maestro).

Il gruppo è attivo da più di un decennio e ha attualmente la sua sede a Terra del Sole, importante cittadella di fondazione Medicea (1564), famosa per la sua pianta regolare e per la sua funzione di dogana del Granducato di Toscana.

La Compagnia del Montone non opera solo nella rievocazione come gruppo storico, ma fa parte come componente fondamentale del gruppo “Sbandieratori, musici e uomini d'arme” di Terra del Sole (www.sbandieratori-terradelsole.com) e collabora attraverso degli spettacoli di scherma all'interno delle varie manifestazioni a cui il gruppo prende parte.

La Compagnia del Montone basa la sua attività rievocativa su due contesti storici precisi:

1460-1480; 1520-1540

Tenendo presenti questi due inquadramenti storici precisi e a seconda del contesto rievocativo che ci viene richiesto di rappresentare, la Compagnia del Montone propone diversi materiali e costumi, basati su originali d'epoca e ricostruiti con particolare attenzione, in modo da proporre una rappresentazione il più possibile vicino alla realtà della moda e degli armamenti presnti in Italia tra la seconda metà del XV sec. e nella prima metà del XVI sec., un compito e uno studio che tutt'ora ci tiene impegnati per migliorare la nostra rappresentazione storica.

Nel tempo è diventata prerogativa essenziale per il nostro gruppo storico la ricerca e l'attenersi ad una filologia storica, basata sullo studio e sulla osservazione di documenti storici locali, immagini iconografiche e oggetti originali ancora conservati.

La stessa mentalità si ripropone nella conoscenza e nell'uso delle armi storiche impiegate per le rappresentazioni di duelli e combattimenti, ottenuta anche attraverso gli allenamenti e lo studio delle tecniche schermistiche presenti nei trattati originali redatti dai maestri di scherma del passato, sia locali che europei, il tutto per dare un maggiore realismo alle nostre rappresentazioni.